Fattura elettronica per tracciare i consumi energetici: ecco come

classificazione energeticaUna delle possibilità date dalla fatturazione elettronica, su cui mi sembra importante riflettere ora, è la gestione dei dati contenuti nel tracciato XML; prendiamo come esempio i contratti delle utenze (gas, acqua, energia, telefono), nelle cui fatture, tra i dati presenti nel tracciato XML, ci sono quelli relativi ai consumi effettuati nel periodo di riferimento.

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Perchè gli Open Data possono aiutare a consumare meno energia

open-dataE’ appena terminata la consultazione dell’AGID sulle tipologie di dati da inserire nella nuova Agenda per la valorizzazione del patrimonio pubblico, in cui è stato chiesto agli stakeholder di far presenti quali dati potevano essere utili per la pubblicazione in formato aperto.

E’ vero che secondo le disposizione del Codice dell’Amministrazione Digitale tutti i dati delle Pubbliche Amministrazioni dovrebbero essere pubblicati come Open Data, ma è anche vero che alcuni dati possono essere più utili e richiesti di altri, e quindi è necessario definire delle priorità.

Ad esempio, come risulta da un’indagine pubblicata da McKinsey nel 2013, i dati relativi all’energia sono considerati molto rilevanti, anche ai fini economici.

Entrando nel merito, di quali dati stiamo parlando?  Continue reading “Perchè gli Open Data possono aiutare a consumare meno energia” »

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Pubblicazione di Open Data: spunti di riflessione

Uno degli aspetti che è emerso nell’ultimo incontro di SOD 14 sul tema degli Open Data è la necessità di “engagement”, che vuol dire coinvolgere il pubblico esterno – cittadini/imprese e PA: da un lato per far capire cosa sono gli Open Data e come si possono utilizzare, e dall’altro lato – soprattutto riguardo alle Amministrazioni più piccole – per iniziare il processo di pubblicazione di dati in formato aperto.

In questo contesto, l’ “engagement” si può misurare per esempio dall’utilizzo degli Open Data che viene fatto, ma probabilmente non si è ancora in grado di fare valutazioni precise in proposito, se non il numero di download registrato nella piattaforma di pubblicazione.

Invece, dal punto di vista delle Amministrazioni, l’ “engagement” di un territorio si può più facilmente misurare, ad esempio, con il numero di Enti che pubblicano i propri dati sul portale regionale, oppure anche con il numero di Direzioni che forniscono dati aperti, nell’ambito della stessa organizzazione.

Nel secondo caso l’indicatore valuta la condivisione interna all’ente nel processo di pubblicazione dei dati; nel primo caso, invece, si valuta il coinvolgimento degli enti del territorio. Continue reading “Pubblicazione di Open Data: spunti di riflessione” »

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Open Data ed Energia

classificazione energeticaLa più grande sfida di una Smart City è creare un ambiente sostenibile, per esempio ottenendo la riduzione dei consumi di energia; proprio per questo l’Unione Europea ha promosso il Patto dei Sindaci per il risparmio energetico – PAES, attraverso cui dovrà essere fatta una pianificazione dei consumi energetici sul territorio, incentivando la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili.

Presupposto della pianificazione di qualsiasi azione è conoscere la situazione di partenza, cioè i dati dei consumi del territorio (utenze domestiche e produttive); così come per monitorare l’efficacia delle azioni previste nel piano e’ necessario verificare le variazioni dei medesimi dati, in modo da misurarne gli scostamenti e vedere se le azioni previste hanno avuto risultati positivi o meno.

Proprio per questo è essenziale partire dai dati del consumo energetico del territorio, tanto che è stato coniato lo slogan “Raw data energy now”: ma come può fare un Comune ad entrare in possesso di questi dati? Si possono ottenere dai gestori che si occupano di energia? E soprattutto, come contattare i gestori, ora che il mercato non è più in condizione di monopolio e siamo in regime di libera concorrenza? Continue reading “Open Data ed Energia” »

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Come fare OPEN DATA nei piccoli comuni

Alcune indicazioni su come strutturare un processo per pubblicare gli Open Data nei piccoli Comuni: ecco un articolo a 4 mani scritto in collaborazione con Franco Morelli

opendata

Da un po’ di tempo si parla spesso di OPEN DATA, tanto che con 2 provvedimenti normativi (prima il decreto crescita e poi il decreto sulla trasparenza) lo stato italiano ha deciso che tutti i dati debbono essere pubblicato in un formato aperto.

Il tema e’ complesso e ha risvolti che vanno dal tipo di licenza, al formato, alla piattaforma da utilizzare, ecc. e implicano aspetto giuridici e informatici,  ma in questa sede parlerò solo degli aspetti organizzativi: perché i dati non escono per magia da un database, ma debbono essere “trattati” nel modo dovuto, soprattutto in questo momento in cui il processo di pubblicazione deve ancora prendere forma.

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