Anagrafe unica, i Comuni si sentono abbandonati a sé stessi: lo studio Polimi

L’articolo è scritto in collaborazione con Laura Vergani, Osservatorio eGovernment School of Management del Politecnico di Milano 

Nell’edizione in corso dell’Osservatorio eGovernment della School of Management del Politecnico di Milano è stata realizzata un’indagine presso i Comuni sullo stato di digitalizzazione delle procedure, e con l’occasione sono state inserite anche alcune domande riguardanti i progetti strategici sul tema della Crescita Digitale 2014-2020, tra cui proprio ANPR.
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Parte la nuova Carta di Identità Elettronica: ecco come averla (e i nodi da sciogliere)

carta d'identità elettronicaDal 4 luglio potremo cominciare ad avere la nuova Carta di Identità Elettronica, in alcuni Comuni, e ci costerà 13,76 euro (a cui va aggiunta l’IVA del 22% e i diritti di segreteria che spettano ai Comuni).

E’ stata pubblicata infatti da pochi giorni la circolare n. 10/2016, con cui il Ministero dell’Interno ha reso noto il piano di dispiegamento per la sperimentazione della nuova Carta di Identità Elettronica (CIE), il cui decreto che ne definisce le modalità tecniche è stato pubblicato alla fine del 2015.
Ecco un vademecum basato sulle prime informazioni disponibili, in cui si evidenziano alcuni aspetti ancora da chiarire.
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Anagrafe Unica, ecco come funziona laddove è già realtà

austriaNell’ambito di uno scambio internazionale organizzato da ANUSCA - associazione che che da oltre 20 anni ha avuto esperienze internazionali nel settore della gestione anagrafe e stato civile – c’è stata l’occasione di approfondire come funziona e come è stata costituita l’Anagrafe Unica dell’Austria, a cui da pochi anni è stata anche collegata la gestione dello Stato Civile.
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Quale ruolo per i Cio nella PA, dopo il nuovo Cad

innovazione e CIODa un po’ di tempo si sente parlare di un ruolo che diventa sempre più importante nel mondo delle imprese: mi riferisco al CIO – Chief Information Officer - cioè il Responsabile dei Sistemi informativi aziendali.

Il ruolo del CIO sta rapidamente cambiando: secondo una ricerca di KPMG, “se i CIO italiani sono consapevoli della necessità di riconfigurare il loro ruolo e di posizionarsi su un livello più strategico (lo pensa il 78% degli intervistati), la maggioranza di loro sembra meno propensa ad aprirsi all’inserimento nel loro team di figure manageriali innovative come il Chief Digital Officer, denotando in questa ottica un atteggiamento piuttosto conservativo.”

C’è un ruolo analogo all’interno della Pubblica Amministrazione?
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Priorità, ostacoli e punti di forza per attuare l’Agenda Digitale

agendadigitaleLe priorità nel breve termine

  • Definire una chiara strategia di e-government rivolta a gestire esclusivamente online i servizi per cittadini e imprese;
  • Attuare il domicilio digitale, la cui mancanza è causa di sperpero di risorse nelle Pubbliche Amministrazioni (sia in termini di persone che di spese finanziarie)
  • Ripensare l’accesso alle banche dati tra le PA in un’ottica digitale, incentivando l’utilizzo della cooperazione applicativa e prevedendo sanzioni per chi non rispetta il principio della gratuità già definito anche dal CAD, e prevedere misure di semplificazione per l’accesso alle banche dati da parte di cittadini e imprese
  • Definire un sistema di incentivi alle imprese che ripensano la propria organizzazione in chiave ICT, compresi incentivi per l’allacciamento alla banda ultralarga.

I principali ostacoli da superare

  • Mancanza di competenze tecniche e organizzative all’interno delle PA;
  • Scarsa chiarezza della normativa di settore;
  • Mancanza di sanzioni espresse nel caso di mancato switch-off dalla gestione cartacea a quella digitale
  • Mancanza di incentivi per le PA virtuose. Bisogna invece utilizzare le “buone pratiche” locali, diffonderle a livello nazionale, e alle PA virtuose, che hanno adottato efficaci soluzioni di digitalizzazione si dovrebbero riconoscere incentivi, anche economici.

I principali punti di forza sui quali far leva

L’unica leva è dimostrare con una rilevazione specifica avviata a livello nazionale, come per i costi standard, che le soluzioni di e-government e digitalizzazione in genere comportano ritorni di efficacia ed efficienza della PA, e quindi anche per cittadini e imprese.
Su questo tema mancano rilevazioni e dati.

Leggo il testo integrale pubblicato su Agendadigitale.eu

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