Domicilio digitale, le lacune da risolvere per il decollo

domicilio digitaleCiò che veramente farà decollare la digitalizzazione della PA sarà la completa attuazione del domicilio elettronico: questa è la premessa di tutti i ragionamenti teorici e pratici che occorre tenere presente quando si parla di “PA senza carta”.

Se un atto o una semplice comunicazione nasce in forma digitale, come può essere fatto conoscere al destinatario se questi non ha un indirizzo telematico riconosciuto?

E’ da un po’ di tempo che anche il legislatore sta cercando soluzioni a questo tema: prima con il Decreto Brunetta, con la possibilità a tutti di richiedere una casella di posta certificata gratuita – che però serviva solo per colloquiare con la PA – meglio conosciuta come CEC PAC. Continue reading “Domicilio digitale, le lacune da risolvere per il decollo” »

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Priorità, ostacoli e punti di forza per attuare l’Agenda Digitale

agendadigitaleLe priorità nel breve termine

  • Definire una chiara strategia di e-government rivolta a gestire esclusivamente online i servizi per cittadini e imprese;
  • Attuare il domicilio digitale, la cui mancanza è causa di sperpero di risorse nelle Pubbliche Amministrazioni (sia in termini di persone che di spese finanziarie)
  • Ripensare l’accesso alle banche dati tra le PA in un’ottica digitale, incentivando l’utilizzo della cooperazione applicativa e prevedendo sanzioni per chi non rispetta il principio della gratuità già definito anche dal CAD, e prevedere misure di semplificazione per l’accesso alle banche dati da parte di cittadini e imprese
  • Definire un sistema di incentivi alle imprese che ripensano la propria organizzazione in chiave ICT, compresi incentivi per l’allacciamento alla banda ultralarga.

I principali ostacoli da superare

  • Mancanza di competenze tecniche e organizzative all’interno delle PA;
  • Scarsa chiarezza della normativa di settore;
  • Mancanza di sanzioni espresse nel caso di mancato switch-off dalla gestione cartacea a quella digitale
  • Mancanza di incentivi per le PA virtuose. Bisogna invece utilizzare le “buone pratiche” locali, diffonderle a livello nazionale, e alle PA virtuose, che hanno adottato efficaci soluzioni di digitalizzazione si dovrebbero riconoscere incentivi, anche economici.

I principali punti di forza sui quali far leva

L’unica leva è dimostrare con una rilevazione specifica avviata a livello nazionale, come per i costi standard, che le soluzioni di e-government e digitalizzazione in genere comportano ritorni di efficacia ed efficienza della PA, e quindi anche per cittadini e imprese.
Su questo tema mancano rilevazioni e dati.

Leggo il testo integrale pubblicato su Agendadigitale.eu

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